ODE AL CORAGGIO

Coraggio: energia, mentale o fisica, che spinge ad affrontare il pericolo e a superarlo. Qualità che per tempo è stata solo affare di eroi e di imprese epiche ma che, in realtà, non smette di articolarsi, proprio nel quotidiano, nelle sue molteplici forme. Sentiamo spesso dire che ognuno combatte le proprie battaglie e sconfigge i propri mostri ma, allo stesso tempo, non ci sentiamo mai legittimati a definirci coraggiosi.

Se tutto è relativo, perché il coraggio non dovrebbe essere altrettanto? Ognuno supera paure diverse,  affronta problemi differenti e quindi anche “l’essere coraggiosi”, finisce per relativizzarsi all’interno della vita di ciascuno di noi. Eppure, anche questa spiegazione in fondo cade nel banale, nello stesso meccanismo per
cui, piuttosto che analizzare le sfaccettature di un concetto, si preferisce etichettarlo come relativo. Certo in questo modo è più facile, vengono legittimati tutti i suoi aspetti senza la fatica di cercarne una valida spiegazione e, nel mentre, il coraggio non fa che restare affare di eroi.

La soluzione allora non è relativizzare ma guardare oltre. La soluzione è inchinarsi di fronte ad ogni tipo di coraggio, onorandolo qualsiasi esso sia. Alla base di questo resta sempre il rispetto, la capacità di accettare ogni forma di coraggio considerandolo lodevole e soprattutto importante a modo suo.

Solo guardandolo con occhi diversi allora potremo apprezzarne tutte gli aspetti e le forme, le ombre e le sfumature. Solo così il coraggio smetterà di essere impresa stoica e tornerà tra di noi, nel quotidiano. Sarà nuovamente coraggio di superare i propri mostri e le proprie paure, di affrontare una scelta difficile o di
rinunciare a qualcosa per un motivo più importante. Allora, in questo modo, potremo nuovamente apprezzare il coraggio di chi ama, il coraggio di chi lotta per un sorriso e di chi sceglie di emozionarsi. Lasciamo nuovamente spazio a chi non ha paura di inseguire i propri sogni, a chi dà seconde possibilità e anche a chi
non teme di sbagliare e di fallire.

Scegliamo allora di considerarci eroi di fronte agli ostacoli del quotidiano e smettiamo di avere paura nel definirci coraggiosi.
Qualche tempo fa, David Bowie scriveva: “possiamo essere eroi” e forse, aveva davvero ragione.

(RV blog)

 

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