Se il mondo è pieno di colori, di quanti ne hai fatto veramente esperienza? Dici di voler scappare da qui e poi
non abbandoni mai quelle due, care, sfumature. Siamo abituati, fortunatamente del resto, a vivere dentro le
mura sicure della certezza: abbiamo persone fidate, luoghi che a lungo andare sono diventati casa e abitudini
che, troppo spesso, facciamo fatica ad abbandonare. Proprio per questo però, abbiamo smesso di essere
abbastanza coraggiosi, o solo semplicemente curiosi, per guardare al di là di quel dito che copre la Luna. Così,
anche quando diciamo di voler scappare, di voler volare lontano da qui, finiamo per atterrare su quelle stesse
strade, fra quelle stesse persone e in mezzo a quelle solite noiose abitudini.
Ci insegnano che “sai quello che perdi, non sai quello che trovi”, ci ripetono di non abbandonare la strada
vecchia per una nuova, però, almeno per una volta proviamo a non ascoltare. La novità fa sempre paura,
risiede nel nostro essere cercare di circondarsi di certezze e fare fatica ad abbandonare i luoghi sicuri ma, in
questo modo, non facciamo altro che vedere solo un minuscolo spiraglio del meraviglioso panorama del
mondo.
Impariamo ad essere curiosi, a lasciare perdere i pregiudizi e ad essere disposti ad imparare. Impariamo a
viaggiare con la mente aperta, a conoscere culture che non ci appartengono e, grazie a queste, a rivalutare e
comprendere meglio anche la nostra. Non è vero che tutto è relativo, la verità è che tutto è in relazione a
qualcosa e, solo con un po’ di coraggio, potremmo vedere tutti i pezzi di uno stesso puzzle ricombinarsi in
mille modi diversi, con mille colori diversi. Cerchiamo di comprendere a fondo le motivazioni di ogni cosa, di
onorare le usanze e di gioire delle differenze. Scegliamo di viaggiare conservando profumi e sapori di ogni
terra e sensazioni da custodire sulla pelle e nel cuore.
La verità è che, per fare tutto questo, non è sempre necessario viaggiare fino all’altro capo del mondo. Ogni
giorno, nel nostro piccolo, possiamo scegliere di scavalcare quel muro delle certezze scoprendo cose tanto
vicine a noi quanto, fino a quel momento,sconosciute. Allora impariamo, ancora una volta, a non avere paura
di lasciare una vecchia strada per quella nuova, a non temere amicizie diverse o posti non così tanto
famigliari.
La crescita sta nel cambiamento come la scoperta sta nell’incertezza. Sta a noi scegliere se accontentarci di
un grigio spento e di qualche muro di cui conosciamo a memoria la posizione delle crepe o se cercare al di là
di queste noiose certezze. Pensaci, perché se guardi bene, è proprio da lì che si vede l’arcobaleno.
(RV blog)