In quanto esseri umani poniamo spesso alla base di ogni relazione, che sia di amicizia, amore o semplice conoscenza, il rispetto. Però, in quanti modi possiamo rispettare e, soprattutto, siamo in grado di essere rispettosi sempre?
Certo, non esiste l’uomo perfetto, l’esemplare tipo a cui possiamo ispirarci, ma esiste ancora la possibilità di pensare, di riflettere almeno per un attimo su quello che è stato e capire che forse si poteva fare qualcosa di più. Essere consapevoli che ancora troppo spesso, i nostri occhi non sono in grado di spingersi al di là del muro delle apparenze. I sorrisi migliori sono quelli che possono nascondere le più profonde sofferenze così come le compagnie più numerose sono quelle dietro le quali si può celare la più autentica solitudine. Sta a noi imparare quindi ad avere rispetto per tutti, che sorridano o che abbiano il viso solcato dalle lacrime, che portino i segni di qualche battaglia o gli occhi lucidi di gioia.
Smettiamo di alimentare il meccanismo della rincorsa alle sofferenze, alla stanchezza, alla conquista della vita più dura e frenetica. Non si vince niente ad essere proclamati portatori di giornate impegnative e di pesi sul cuore. La verità è che non dovrebbe esistere tutto questo, perché in fondo, se alla base di tutto poggiasse davvero il rispetto, non perderemmo nemmeno tempo a dimostrare agli altri quanto è difficile essere attori della nostra stessa vita. Tutti, in qualche modo, siamo portati prima o poi a superare ostacoli e, ognuna di queste difficoltà deve avere la stessa dignità.
È l’era del narcisismo dei pensieri, l’era per cui il proprio parere è sempre più importante rispetto a quello altrui. Non c’è più nemmeno il tempo per ascoltare cosa pensano gli altri, abbiamo smesso di essere in grado di tendere l’orecchio prima di parlare e di fare delle tesi di altri esseri umani un nostro motivo di crescita. Scegliamo di imparare nuovamente a mettere da parte l’orgoglio, a scegliere chi merita questa nobile forma di rispetto e a fare un passo indietro. Ammettere di aver sbagliato, di aver avuto torto è linfa vitale per ogni rapporto umano.
Rendiamo il nostro io umile, caparbio, resiliente e insegniamogli a non aver bisogno di nutrirsi di stupido orgoglio o sterile pregiudizio. Riscopriamo la bellezza di essere in grado di fare un passo indietro e di dare la stessa importanza ad ogni motivo di gioia, così come di sofferenza. Onoriamo ogni giorno il rispetto, quello autentico in ogni sua forma di esistenza. Solo in questo modo saremo sicuri di poter essere circondati da persone vere.
(RV blog)